Nel 1921 un emigrante italiano, anarchico, "volò" da una finestra del palazzo della polizia di New York. E' questo l'episodio storico che Dario Fo prende a pretesto per mettere in scena Morte accidentale di un anarchico, giusto un anno dopo quel dicembre del 1969 in cui si consumò la tragedia di Pinelli. Siamo alla raggiunta pienezza espressiva del teatro più propriamente politico di Fo, a quel proporsi della forma teatrale come cronaca e come critica, pur senza mai perdere di vista la spettacolarità scenica, e ... Lire la suite
Né en 1926 à Sangiano, Dario Fo était est un homme de théâtre que l'on pourrait qualifier de « total » : écrivain, dramaturge, metteur en scène, acteur et théoricien de théâtre tout à la fois. Celui que Georg Hensel appelait le « clown politique le plus talentueux d'Europe » fait ses débuts d'acteur au Piccolo Teatro de Giorgio Strehler où il monte des revues de satire politique et sociale. Ses comédies fustigent les institutions et le pouvoir en place, ce qui lui vaut d'innombrables procès et controverses politiques. En 1968, il fonde un collectif théâtral « Nuova Scena », proche du PCI. Puis, il s'en démarque quelques années plus tard en constituant
un autre ensemble « La Comune », qui lui assure une popularité mondiale, et une réputation d'agitateur et d'anticonformiste. Le Mystère Bouffe, sa grande épopée des opprimés, où un jongleur enseigne la révolte par
le rire, lui avait valu dès 1969 une renommée internationale.
En 1997 le prix Nobel de littérature lui est décerné.
Caractéristiques
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Date Parution
01/01/2070
EAN
9788806187538
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Editeur
Einaudi
Présentation
Grand format
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Détail
Nel 1921 un emigrante italiano, anarchico, "volò" da una finestra del palazzo della polizia di New York. E' questo l'episodio storico che Dario Fo prende a pretesto per mettere in scena Morte accidentale di un anarchico, giusto un anno dopo quel dicembre del 1969 in cui si consumò la tragedia di Pinelli. Siamo alla raggiunta pienezza espressiva del teatro più propriamente politico di Fo, a quel proporsi della forma teatrale come cronaca e come critica, pur senza mai perdere di vista la spettacolarità scenica, e anzi usandola brechtianamente.Nella vicenda creativa di Fo, era questo un discorso già avviato. Nella Signora è da buttare, che è del 1967, l'omaggio al circo è un pretesto, una parafrasi del baraccone dello zio Sam, caricaturalmente esibito in tutte le sue contraddizioni anche tragiche. Un testo che ha offerto a Franca Rame l'occasione di interpretare tutta una serie di personaggi che impongono trasformazioni incredibili.
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